Introduzione

Introduzione

sabato 28 settembre 2013

IL CALORE



La femmina di cane raggiunge la maturità sessuale tra i 6 e i 24 mesi di età. Di norma animali di taglia più grande manifestano il primo calore più tardivamente rispetto a quelli di taglia piccola che si sviluppano invece con maggior velocità.
La frequenza del ciclo sessuale inoltre varia da razza a razza: la maggior parte hanno due cicli l'anno con cadenza semestrale, altre invece una sola volta con cadenza annuale.

Nel caso del clc però è ancora più difficile identificare un periodo preciso perchè il tempismo, la durata e persino l'intensità possono variare da un individuo all'altro e sono influenzati sia da fattori genetici che da fattori ambientali e sociali.

Per quanto riguarda l'influenza genetica, ci sono femmine che hanno una genealogia più vicina al lupo e quindi vanno in calore una volta l'anno, altre invece sono molto più precoci e hanno una frequenza semestrale.
Nel mio caso la Nicla è stata particolarmente tardiva perchè a differenza di altre femmine di clc (appartenenti anche alla sua stessa cucciolata) che hanno fatto il loro primo calore a 8/12 mesi, lei non lo ha avuto prima dei 25! 

Altro fattore da considerare come dicevo è l'influenza ambientale intesa sia in termini di stress fisico (ad esempio climi troppo caldi, alimentazione non adeguata, etc.) che psicologico (traumi o eccessivo stress).

Infine l'ultimo elemento da tener presente è quello sociale ed è legato in particolare allo status.
Nelle femmine di clc che vivono insieme infatti può succedere che ne vada in calore solamente una, la femmina alfa, così come avviene nei branchi di lupi.
Quest'ultima sembra produrre dei feromoni che inibiscono l'arrivo del calore nelle altre femmine.

Passiamo ora ad elencare le quattro fasi del calore che sono: proestroestro,diestro e anestro.

Nella prima parte del ciclo, denominata proestro, si assiste alle prime perdite ematiche di colore rosso scuro, la cagna potrebbe manifestare cambiamenti caratteriali (nervosismo, aggressività o timidezza) e urinerà più spesso.
E' il periodo in cui l'ovaia si prepara a rilasciare gli ovuli.
Da questo momento in poi la femmina comincia ad attirare i maschi ma non accetta il corteggiamento e, se insistenti, può anche scacciarli in malo modo.
Questa fase di preparazione all'estro può durare dai 3 ai 17 giorni (mediamente 9).

La seconda parte del ciclo si chiama estro e dura da 3 a 21 (mediamente 9).
Questa è la fase più importante perchè avviene l'ovulazione. C'è inoltre una diminuzione delle perdite che diventano di colore più chiaro fino pian piano a scomparire, allo stesso tempo la vulva si ingrossa.
La femmina a questo punto è pronta per l'accoppiamento e comincerà ad accettare le avance del maschio.

La terza fase è quella del diestro in cui la femmina, se è avvenuta la fecondazione porta avanti la gravidanza, la durata varia dai 60 agli 80 giorni circa. 

Infine vi è l'anestro, periodo di riposo sessuale che termina con l'inizio di un nuovo calore. L’attività ormonale è sopita e la cagna non suscita più l’interesse dei maschi.


Fonti
Stage “Allevamento, gestazione, svezzamento” - Katia Verza Sulle Orme del Lupo
Cani si nasce, padroni si diventa - Patrick Peaget
A tu per tu con il cane - Eberhard Trumler

CARATTERE E COMPORTAMENTO



Il cane lupo cecoslovacco è generalmente un cane attivo e vivace, con un fisico atletico e robusto.
Nel primo anno di vita bisogna dedicare parecchio tempo allo sgambamento del cucciolo perchè , a causa della noia, della solitudine o dell’inattività, può diventare particolarmente distruttivo e sfogare l’ansia e lo stress rosicchiando qualsiasi cosa gli capiti sotto tiro.

Un’altro comportamento dovuto all’insoddisfazione fisica e alla mancata presenza dei componenti del branco è la cosiddetta ansia da abbandono. Il cucciolo difronte all’assenza del proprietario reagisce con pianti e ululati, a cui seguono manifestazioni di stress che comportano un’esagerata distruttività.
Questo non significa che il cucciolo non possa mai essere lasciato solo, bisogna però far sì che il processo sia graduale in modo che il cane si abitui progressivamente.

La formula per una crescita equilibrata del cucciolo prevede quindi molta pazienza e un’adeguata attività fisica e mentale.

Anche da adulto il clc rimane comunque un cane vitale ed energico che necessita di scaricare la sua energia attraverso il moto quotidiano. E’ molto importante perciò che il proprietario abbia parecchio tempo libero da dedicare allo sgambamento e all’esercizio mentale del proprio cane. Più tempo gli si dedicherà, maggiori saranno i risultati.

E’ inoltre fondamentale instaurare sin da subito un rapporto basato sul rispetto reciproco e sulla fiducia. Il clc infatti è una razza profondamente legata allo “spirito di branco”, negargli la presenza dei componenti della famiglia significherebbe privarlo di una necessità per lui vitale e a lungo tempo potrebbe portare a episodi di ribellione.
Si tratta di un cane estremamente affettuoso e amante del contatto fisico anche se piuttosto “materiale”, sviluppa infatti relazioni molto forti non solo con il suo proprietario ma con tutto il nucleo famigliare.

E’ un cane molto sensibile e dimostra spesso una certa diffidenza nei confronti di stimoli e situazioni a lui sconosciuti. E' molto importante che ci sia un approccio positivo con estranei e novità in quanto se il cucciolo rimane turbato risulta poi più difficoltoso riconquistarne la fiducia.

Il suo elevato istinto di appartenenza al branco lo porta ad affezionarsi in modo particolare a una persona sola, ha quindi necessità di riconoscere nel suo proprietario una guida e un punto di riferimento solido e stabile.

Normalmente instaura un bel rapporto anche con i bambini, con i quali si dimostra docile e affettuoso.


E’ assai diverso dalla maggior parte dei cani che conosciamo oggi poichè conserva molti atteggiamenti ereditati dal lupo. Ha una forte pulsione predatoria, generalmente però considera preda non tanto la pallina o il bastoncino che gli viene lanciato e che desta solo un momentaneo interesse, quanto un oggetto che si muove velocemente in terra o in aria, a maggior ragione se emette dei suoni.

E’ molto attento e curioso nei confronti dell’ambiente che lo circonda e sempre in stato di allerta, pronto a cogliere ogni minimo cambiamento.
E’ un cane molto istintivo, dimostra grande intelligenza e astuzia soprattutto per il proprio tornaconto ma a volte può essere molto testardo.

Presenta una vasto repertorio di comportamenti e rituali finalizzati a rafforzare i legami di branco, manifesta anche una vasta gamma di espressioni comunicative non solo attraverso l’ululato e le modulazioni vocali, ma anche con il movimento delle orecchie, del pelo, della coda e della svariata mimica facciale.

E’ inoltre fondamentale far socializzare sin da subito il cucciolo ma in modo molto graduale: bisogna fargli conoscere altri animali, portarlo nel traffico cittadino e in mezzo a gente nuova e in generale esporlo a tutte quelle situazioni che entreranno a far parte del suo bagaglio esperienziale in modo positivo, eliminando così l’eventualità di crescere un soggetto problematico, timido, pauroso o insicuro.

Un buon proprietario dovrà essere fermo e coerente, dovrà imparare a conoscere il proprio cane in modo da saperlo guidare nella crescita e a sviluppare le sue potenzialità.

Con tutto non si vuole allontanare da questa razza ma rendere più consapevoli coloro che decidono di convivere con questi splendidi animali, perchè le soddisfazioni per chi li sa apprezzare sono molte.


Bibliografia
"Come sopravvivere a un cuccioli di clc" di Katia Verza

mercoledì 25 settembre 2013

STORIA E ORIGINI DELLA RAZZA





Il cane lupo cecoslovacco ha origine nell’ex-Cecoslovacchia, negli anni cinquanta, dall’idea di accoppiare alcuni soggetti di pastore tedesco con il lupo dei Carpazi, idea effettuata dall’Ing. Karel Hartl.

Lo scopo originale dell’esperimento era quello di verificare se fosse stato possibile migliorare la salute, la resistenza e la tenacia dei cani militari impegnati presso la Guardia di confine, selezionando soggetti addestrabili e con buone attitudini per i corpi militari.

Per il primo accoppiamento con la lupa Brita, ospitata nell’allevamento delle Guardie di confine, vennero scelti due maschi di Pastore Tedesco.
Il tentativo di accoppiare la lupa Brita con il primo soggetto di pastore tedesco fu un insuccesso. 

Il tentativo con il secondo soggetto di carattere più forte ebbe buon esito e nacquero i primi cuccioli dall’accoppiamento tra la lupa Brita ed il pastore tedesco Cezar z Brezoveho haje. Successivamente la femmina di lupo Brita fu nuovamente accoppiata con il pastore tedesco Kurt z Vaklavky originando una seconda linea generazionale.

I soggetti prodotti da questo accoppiamento risulta che fossero decisamente selvatici, le generazioni successive incrociate con pastori tedeschi risultarono poco addestrabili, maturando molto tardi e dimostrando un’attaccamento solo verso una persona al punto da non essere utilizzabili nel lavoro da un estraneo.

Sempre in territorio Ceco fu utilizzato anche un maschio di lupo dei Carpazi, Argo, incrociandolo con la femmina di pastore tedesco Astra z SNB che partorì nell’allevamento della Polizia nel 1968.

Gli esperimenti dimostrarono così che era comunque realizzabile sia l’accoppiamento tra un maschio di cane ed una femmina di lupo che viceversa.

In Slovacchia si determinò una quarta linea di sangue utilizzando un maschio di lupo, Sarik. Siamo intorno al 1982 e da quel momento per gli accoppiamenti si utilizzò da allora solo sangue puro di Cane Lupo Cecoslovacco, che venne riconosciuto come razza nazionale dal Comitato federale dell’associazione allevatori della Cecoslovacchia.

Pochi anni dopo però in Slovacchia, pare, per ovviare al problema che ormai circa il 90% dei cuccioli allevati in quel territorio erano parenti stretti ricorsero alla lupa Lejdi o Lady, con un pastore tedesco Bojar von Scotterhof, determinando una quinta linea di sangue; questo fu, in teoria, l’ultimo incrocio cane x lupo della storia della razza, poichè fino ad oggi sembra che l’utilizzo dei lupi nella riproduzione non sia più ammesso.

Stabilizzata la razza, lo standard fu approvato ufficialmente nel 1994. Nel Giugno del 1999 è stato definitivamente riconosciuto dalla F.C.I.

CLASSIFICAZIONE FCI n.332
Gruppo 1 - cani da pastore e bovari
Sezione 1 - cani da pastore con prova da lavoro

UTILIZZO
Cane da pastore per la guardia e la condotta dei greggi